L’economia del mare, o “economia blu”, comprende un vasto insieme di settori economici legati al mare e alle sue coste. Gli indicatori per studi e analisi nel Sistema Mare , sono strumenti sintetici che permettono di misurare, descrivere e confrontare fenomeni complessi. In pratica, sono valori numerici (singoli o compositi) che riassumono l’informazione contenuta nei dati e aiutano a interpretare la realtà sociale, economica, ambientale, ecc.
Un indicatore trasforma i dati grezzi in conoscenza utile per prendere decisioni, fare confronti o monitorare cambiamenti nel tempo.
Ne abbiamo individuati alcuni base, su cui si effettuano già degli studi ed altri che ancora hanno necessità di essere analizzati.
Valore aggiunto : Misura il valore totale dei beni e servizi prodotti dai settori legati all’economia del mare il suo Valore Aggiunto
Occupazione nel settore marittimo: Indica il numero di persone impiegate nei vari settori dell’economia del mare, inclusi pesca, acquacoltura, turismo costiero, portualità, cantieristica navale e trasporti marittimi.
Imprese del settore marittimo: Indica le imprese iscritte nei Registri delle Imprese
detenuti dalle Camere di commercio italiane.
Export e bilancia commerciale dei prodotti e servizi legati al mare.
Investimenti pubblici e privati in settori marittimi (compresi quelli in R&S).
Stato di salute degli ecosistemi marini (biodiversità, stock ittici, presenza di specie protette).
Qualità delle acque marine e costiere (inquinanti, plastica, nutrienti, ossigeno disciolto).
Emissioni di gas serra delle attività marittime.
Percentuale di aree marine protette sul totale delle acque territoriali.
Pressione antropica (sovrasfruttamento della pesca, traffico marittimo, cementificazione costiera).
Qualità del lavoro nel settore (redditi, contratti, sicurezza sul lavoro).
Accesso equo alle risorse marine per comunità locali e piccoli operatori.
Partecipazione delle donne e dei giovani nella blue economy.
Impatto sulle comunità costiere (resilienza, migrazione, accesso ai servizi).
Formazione e competenze nel settore marino-marittimo.
Spesa in R&S per tecnologie blu (eolico offshore, bioeconomia marina, robotica subacquea, osservazione oceanica).
Adozione di tecnologie green nel trasporto marittimo (es. carburanti alternativi).
Presenza di incubatori e startup legati al mare.
Valore della produzione ittica della pesca e dell’acquacoltura, includendo sia il pescato che i prodotti derivati.
Impatto costiero Includendo le entrate generate dal turismo nelle zone costiere, comprendendo strutture ricettive, ristoranti, attività ricreative e servizi correlati.
Traffico portuale dalla misura il volume di merci e passeggeri che transitano attraverso i porti. È un indicatore dell’importanza dei porti per il commercio nazionale e internazionale.
Cantieristica navale Includendo il valore della produzione dei cantieri navali e delle attività di manutenzione e riparazione delle navi.
Volume e il valore delle merci trasportate via mare, nonché l’importanza delle compagnie di navigazione nella catena di approvvigionamento globale.
Innovazione e tecnologia marittima guardando agli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore marittimo, inclusi nuovi materiali, tecnologie di propulsione, energie rinnovabili marine e tecnologie per la sostenibilità ambientale.
Sostenibilità ambientale Includendo indicatori legati alla gestione sostenibile delle risorse marine, come la qualità delle acque, la conservazione delle biodiversità marine e l’implementazione di pratiche di pesca sostenibile, alle biotecnologie.
Politiche e regolamentazione per misurare l’impatto delle politiche e delle regolamentazioni sul settore marittimo, inclusi accordi internazionali, normative ambientali e incentivi economici per la crescita sostenibile del settore.
Alcuni di essi toccano anche infrastrutture sottomarine strategiche, come:
Osservazione sottomarina e sensing geotecnico (fondamentali anche per la sicurezza).
Cavi sottomarini per telecomunicazioni (data economy, digital sovereignty, cloud).
Piattaforme di estrazione offshore (gas, petrolio).
Reti energetiche marine (gasdotti, oleodotti, pipeline idrogeno in futuro).
Di cui indicatori per telecomunicazioni sottomarine
Estensione totale (km) dei cavi installati nelle acque nazionali o gestiti da operatori nazionali.
Numero di approdi (landing points) e localizzazione geografica.
Capacità trasmissiva (Tbps) attiva su tratte internazionali.
Percentuale di dati digitali internazionali che transitano via mare.
Investimenti in nuove tratte (pubblici e privati, anche in ottica geopolitica).
Indice di resilienza digitale (ridondanza delle reti, vulnerabilità a danneggiamenti/attacchi).
Di cui indicatori per estrazioni marine (Oil & Gas offshore)
Numero di piattaforme attive/disattivate (per petrolio, gas o multiuso).
Produzione annua da risorse marine (in milioni di barili equivalenti o m³ di gas).
Quota di energia nazionale derivante da offshore.
Licenze di esplorazione e produzione rilasciate / in fase di rinnovo.
Occupazione diretta e indiretta nel comparto offshore.
Investimenti in bonifiche, riconversioni e smantellamento.
Di cui indicatori per pipeline e reti energetiche marine (Gasdotti e oleodotti sottomarini)
Lunghezza totale delle pipeline sottomarine (in km).
Capacità annuale di trasporto (in miliardi di m³/anno).
Interconnessione energetica marittima (numero di paesi connessi via mare).
Indice di sicurezza e manutenzione delle infrastrutture.
Presenza di progetti per pipeline idrogeno offshore.
Tempi medi di realizzazione di nuove infrastrutture (progettazione → autorizzazione → posa → attivazione).
Di cui indicatori trasversali strategici
Dipendenza da infrastrutture marine critiche (per energia, dati, commercio).
Indice di vulnerabilità geopolitica legato al controllo dei fondali.
Presenza di tecnologie di monitoraggio e sorveglianza sottomarina (sia civili che dual-use).
Investimenti in innovazione per il deep sea sensing (acustica, IA subacquea, r
Questi indicatori forniscono e forniranno insieme ad altri da individuare, una visione dello stato e delle performance dell’economia del mare nazionale, aiutando a guidare decisioni politiche ed economiche per la sua crescita sostenibile.

